Anno 2013 - Esposizione d'arte a San Gusmè
Esposizione di ''formaggi '' in pietra
Presso il castello di San Gusmè, delizioso borgo medioevale del Chianti in provincia di Siena, si è svolta questo autunno un'esposizione di artisti della zona nel giardino del castello.
Dario Ruffini ha partecipato con le sue nuove opere ispirate alla toscana, al mondo rurale e contadino che è l'anima di questa regione.
Si tratta di forme di pecorini e pani, realizzati in travertini diversi, tutti di provenienza locale, dalle diverse cave della zona.
Il progetto, nato per gioco, in occasione del compleanno del padre dello scultore, ha poi conquistato il pubblico, diventando una vera e propria gamma di prodotti.
Anno 2011 - Esposizione ''arti e mestieri''
Fontana di Libri in Travertino
Quest'opera, realizzata in occasione dell'esposizione Arti e Mestieri per il Comune di Siena,
è una fontana a circuito chiuso composta da un pannello in travertino posteriore,
e da una teoria di Libri in travertino, dipinti con terre naturali ed impermeabilizzati con Cera d'api.
I libri posti in alto formano una serie di cascatelle che poi vanno a confluire nel bacino in basso.
Della gamma ''Libri'' sono state realizzati anche camini, librerie e piccoli oggetti d'arredo.
Questa linea, nasce da un divertissement dell'artista, in occasione del compleanno di un amico traduttore, per la prima volta in quell'occasione, fu realizzato un libro in pietra con incisa la data dell'evento. Il regalo piacque tanto che molti dei presenti alla festa iniziarono a ordinare oggetti simili per varie ricorrenze, e di qui l'idea di creare una gamma di prodotti su questo tema.
Anno 2010 - Fiera del libro di Torino
I libri in pietra di Dario Ruffini in mostra al Lingotto di Torino
di Marina Pellitteri
Memoria Svelata il tema della Fiera del libro di Torino che si terrà dal 13 al 17 maggio , La scelta della memoria come motivo conduttore del Salone 2010 nasce dalla constatazione di un paradosso: proprio nel momento in cui, grazie alle nuove tecnologie, possiamo disporre di sterminate banche dati, tanto vaste da sfidare la nostra stessa immaginazione e capacità di gestione, ci siamo accorti che il rapporto dell'uomo con il passato si è fatto distratto, intermittente, quasi infastidito.
Al Lingotto saranno presenti grandi ospiti, convegni, incontri e tantissimi espositori. Per la prima volta, quest'anno, si potranno ammirare le opere di Dario Ruffini. I Libri dell’artista scolpiti nel freddo travertino, ricalcano prevalentemente l’arte antica: classica, rinascimentale, gotica.
“Nel viaggio della conoscenza della realtà –sostiene Dario Ruffini – il libro rappresenta il momentaneo scarto attraverso cui è possibile avvicinarsi alla vita o allontanarsene, attraverso una variazione di scala, o di grandezza che della vita consente di leggere i rapporti e quindi il suo vero significato e le sue più nobili qualità”. La pietra così fredda e dura, così arida, così marmorea, assume nell’opera dell’artista un significato sublime, una rappresentazione simbolica della parola; la pietra riesce ad esprimere quello che la parola non dice.
Da circa tre, quattro anni, afferma l'artista di Lumezzane sto lavorando sui libri di pietra. L’ispirazione è nata da uno scherzo, conoscevo infatti, un amico che traduceva testi dal latino e dal greco, un giorno mi venne l’idea di fargli un regalo: così è nato il mio primo libro “l'Iliade. Poi è venuto il secondo, un trattato di ottica che ho regalato ad un altro mio amico: che faceva l'ottico. Nei miei libri ci sono delle allegorie che nascono dal momento e dall’ispirazione che sto vivendo. La mia è una lettura di simboli. E’ un modo di parlare, di esprimermi in maniera diversa da quella convenzionale. Nella vita, con tutte le peripezie, con tutti i dilemmi, le circostanze ed imprevisti che l’uomo si trova a dover affrontare e fronteggiare, ho sentito l’esigenza di esprimere a modo mio tutte le mie sensazioni ed il mio modo di vivere e di sentire. Per me è molto importante imparare a leggere e scoprire i simboli dell’arte”.